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La spinta impressa negli ultimi anni dal legislatore del diritto concorsuale tende ad agevolare il risanamento dell’impresa in crisi attraverso la valorizzazione degli accordi negoziali, al fine di tutelare il valore aziendale e i livelli occupazionali.

In attesa dell'entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa (attualmente posticipata al 15 maggio 2022), è oggi possibile ricorrere a tre diverse procedure, finalizzate alla gestione e al superamento dello stato di crisi delle imprese:

  • il piano attestato di risanamento (ex art. 67, L.F.)

  • l’accordo di ristrutturazione dei debiti (ex art. 182-bis, L.F.)

  • il concordato preventivo (ex artt. 160 ss. L.F.)

 

Tra i vantaggi di queste soluzioni vi è la limitazione dell’azione revocatoria e la non applicabilità delle disposizioni in materia di bancarotta semplice e preferenziale per pagamenti e operazioni compiuti in esecuzione di un piano attestato o di un accordo di ristrutturazione omologato.

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GESTIONE DELLA CRISI D'IMPRESA E RISANAMENTO AZIENDALE

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